Giornata speciale per i bimbi e i ragazzi della Lega Navale Italiana di Portoferraio
Il 3 dicembre i piccoli velisti e le piccole veliste delle elementari che frequentano il corso di vela e steam LNI in collaborazione con la FIV hanno avuto il privilegio di visitare il Faro di Forte Stella, primissimi "civili" dalla riapertura al pubblico! Grazie alla dott.ssa Francesca Fabrizi, Responsabile dei 22 fari dell'Arcipelago Toscano che ci ha guidati a piccoli gruppi a scoprire l'importanza di questo punto di riferimento per uomini e donne, non solo elbani e non solo Marinai, che nel corso dei secoli hanno attraversato questo tratto di mare. Grazie a Bruno Maria e a Marina Graziano che hanno coadiuvato i gruppi dei bimbi e delle bimbe, che hanno poi partecipato al "cruciverbone" con la nomenclatura di vela e di mare preparato dalla super-Libraia Silvia Boano a Mardilibri. Bravissimi tutti a indovinare le parole scelte, che ci hanno permesso di ripassare i termini del corso di vela, divertendoci.E bravissime le maestre, che insegnano a questi bimbi e bimbe brillanti e intelligenti di imparare e mettersi in gioco pure in tutte queste occasioni speciali. Ogni volta che i ragazzi e le ragazze frequentano la scuola di vela della Lega Navale Italiana, ci regalano emozioni straordinarie! Nel pomeriggio abbiamo fatto merenda insieme con i giovani dell'Associazione Incontriamoci in Diversi, con i bimbi/le bimbe e i ragazzi/le ragazze che frequentano i corsi di vela LNI in estate e con quelli dell'associazione Tip Tap one.E siamo stati tutti attentissimi quando Silvia di MardiLibri leggeva le storie per noi, con la sua consueta bravura. E che applauso le hanno tributato! Ci siamo goduti il video che gentilmente Matteo Migliozzi Photographer ha montato per noi, con le foto che abbiamo fatto un po' tutti durante le uscite in barca a vela nei mesi estivi.La cosa più bella: ci siamo ripromessi di tornare in barca insieme appe...
Il Soroptimist Club dell'Elba celebra il Soroptimist Day e accoglie le nuove socie
Giovedì sera, negli spazi del ristorante "Il Civico313 ", il Soroptimist Club Isola d’Elba ha celebrato il "Soroptimist Day", appuntamento annuale che unisce simbolicamente tutti i Club Soroptimist del mondo nel nome dell’impegno a favore delle donne, dei diritti umani e dello sviluppo sociale. Una ricorrenza particolarmente sentita, resa ancor più significativa dall’ingresso di "due nuove socie", accolte con calore da tutte le presenti. Le nuove aderenti al Club sono “Francesca Bardino”, portoferraiese, laureata in Lettere Moderne e specializzata in Comunicazione di Marketing e impegnata nel settore della progettualità, ed Elena Vlacos, psicoterapeuta con origini elbane, fondatrice e dirigente del Centro Italiano ADHD, realtà che recentemente ha aperto un proprio studio anche sull’isola. Due profili differenti ma accomunati da un forte senso di responsabilità sociale, che il Soroptimist ha sottolineato come risorsa preziosa per il proprio percorso futuro. Durante la serata, la segretaria del Club Laura Marcattilj ha letto i valori fondanti del Soroptimist, ricordando l’impegno dell’associazione nel promuovere la crescita personale e professionale delle donne, nel contrasto alla violenza di genere, nel sostegno all’educazione e nella realizzazione di progetti di impatto culturale e sociale sul territorio. Uno dei momenti più apprezzati dell’evento è stata la presentazione di un video dedicato al passato, al presente e al futuro del Soroptimist : un racconto emozionante che ha ripercorso la storia del Club isola d’Elba, rendendo omaggio alle sue presidenti e alle socie che negli anni hanno contribuito con passione alla crescita dell’associazione. La Presidente Rosella Fascetti ha espresso grande soddisfazione per l’ingresso delle nuove socie, sottolineando come “nuove donne portatrici di competenze e sensibilità diverse rappresentino un valore aggiunto e un arricchimento per il nostro Club, permettendoci di ampliare visione e progetti al servizio della comunità elbana”. Soroptimist Club Isola d'Elba...
Va in pensione il Capo-Distaccamento dei VVFF Mario Trotta, il suo discorso di commiato
Il 1° gennaio 2026 segnerà un passaggio significativo per il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Portoferraio: il Capo Reparto Mario Trotta concluderà il suo servizio attivo e andrà in pensione dopo una lunga carriera contraddistinta da impegno, equilibrio e costante attenzione al territorio elbano. In occasione della celebrazione di Santa Barbara, svoltasi nel Duomo di Portoferraio, il CR Trotta ha pronunciato un intervento particolarmente apprezzato per la sua chiarezza, sobrietà e per il forte senso delle istituzioni che lo ha sempre contraddistinto. Una carriera di responsabilità e servizio Nel corso degli anni, il CR Mario Trotta è stato un punto di riferimento per il Distaccamento, guidando il personale con uno stile improntato alla concretezza e alla responsabilità. Sotto la sua direzione, la sede elbana ha affrontato incendi, emergenze idrogeologiche, interventi tecnici complessi e numerose attività a tutela della sicurezza pubblica. Significativa anche la sua attenzione nel consolidare la collaborazione con le altre forze dell’ordine, con la Guardia Costiera, con i Comuni dell’isola e con tutte le componenti della Protezione Civile. Colleghi e istituzioni ne ricordano la professionalità, il pragmatismo e la capacità di mantenere un clima operativo equilibrato. Durante la cerimonia del 4 dicembre, il CR Trotta ha rivolto alla comunità un discorso che ha riassunto valori, responsabilità e spirito di servizio maturati nel corso della sua carriera. Di seguito il testo integrale pronunciato nel Duomo di Portoferraio, accolto con un lungo applauso da autorità, colleghi e cittadini: Il discorso del Capo Distaccamento Mario Trotta “Autorità civili e militari, rappresentanti delle istituzioni, cari colleghi Vigili del Fuoco, cittadini di Portoferraio, è per me un onore immenso prendere la parola in questa celebrazione dedicata a Santa Barbara, nostra patrona e protettrice nei momenti di pericolo e di grande responsabilità. Ritrovarci qui, nel Duomo della nostra città, è un forte segnale di unità e di gratitudine: unità verso la comunità che serviamo con dedizione, gratitudine verso chi ogni giorno condivide con noi il peso e l’onore del soccorso. La storia di Santa Barbara, giovane martire dalla fede incrollabile e dal coraggio sereno, continua a ispirarci profondamente. Il suo rifiuto di cedere alla paura ci ricorda che la vera forza non deriva dalla durezza, ma dalla profonda convinzione che esiste qualcosa per cui vale la pena rischiare la propria vita. Questo stesso spirito lo ritroviamo nella nostra missione q...
Una precisazione della "Carlo d'Ego" sulla non partecipazione alla Santa Barbara
A seguito di quanto pubblicato lo scorso 6 dicembre dal quotidiano “Il Tirreno” nella pagina dedicata alla nostra isola, l’Associazione Culturale Carlo d’Ego – Riesità, vuol precisare i motivi per cui non ha partecipato alle celebrazioni previste per la Festa di Santa Barbara. “Come Associazione riteniamo opportuno un chiarimento - così esordisce Luciano Muti, coordinatore principale nell’organizzazione delle varie attività del sodalizio - in merito a quanto in parte erroneamente scritto dal caro amico Luigi Cignoni, nell’articolo sopra citato”. “I motivi per cui l’Associazione Culturale Carlo d’Ego – Riesità non ha partecipato alle celebrazioni della patrona di Rio Marina, oltre che protettrice dei minatori e dei marinai, sono solamente di origine organizzativa ed economica, considerando le ristrettezze che stiamo attraversando. Non sono quindi in alcun modo collegati alle scelte riguardanti l’assegnazione delle onorificenze e alle successive diatribe sorte tra gli amministratori locali”. “La nostra Associazione – continua Luciano Muti – non vuol essere coinvolta in nessun tipo di polemica, tantomeno politica: vuole senza indugio continuare la propria attività, valorizzando cosa siamo stati, perché nulla della nostra storia deve andare perso, anzi, dovrà trasformarsi in memoria che genera risorsa. Noi che abbiamo la presunzione di voler contribuire a non dimenticare, sommessamente, senza ecclatanza, ma con la fermezza di chi sa che la via giusta è questa.”. “Mi sia però permessa una considerazione: finché il Comune di Rio delegava la nostra Associazione all’organizzazione delle celebrazioni sia istituzionali, sia culturali, sia religiose, in occasione della ricorrenza di Santa Barbara, non vi è MAI stata alcuna polemica e ogni 4 dicembre è stato un giorno di festa. Oltre alla indimenticabile festa già menzionata dal nostro Presidente, vorrei ricordare, negli anni, la partecipazione della Filarmonica G. Pietri di Portoferraio, la partecipazione degli amici di Capoliveri che a bordo del trenino del Parco Minerario, girando per il paese, cantavano la “Romanza del cavatore”, la proiezione di filmati e fotografie inedite, scattate da Carlo d’Ego, senza dimenticare gli interventi di importanti personaggi come Carlo Gasparri, oltre all’immancabile “suono della sirena” delle ore 15.00”. “La speranza – conclude L. Muti – è che in futuro ci si renda veramente conto di quanto per la nostra gente sia importante questa celebrazione, mai dimenticando quello che hanno fatto i nostri minatori e i nostri “Lupi di mare”. E come ha detto il nostro Presidente...

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