Lions, Rotary e Soroptimist celebrano congiuntamente l'incontro di Fine Anno
Renzo Mazzei e Andrea Cirica hanno brevemente esposto gli scopi, le aspettative e i risultati dell’associazione BASKIN ASD, della quale sono allenatori, che con spirito di inclusività si apre a persone con o senza disabilità nella pratica di attività sportive sino livelli talvolta anche agonistici, accogliendo soggetti che, specialmente dopo il periodo scolastico, si avvierebbero ai margini della società. All’Elba la Baskin si occupa attualmente di 24 sportivi, 12 ragazzi e 12 adulti, provenienti da varie località dell’Isola. Questo è in sintesi quanto i due relatori hanno esposto durante l’incontro di fine anno celebrato nella sera di sabato 13 dicembre nei locali del Kontiki a Marina di Campo congiuntamente dai tre Club di servizio presenti sul territorio: Lions, Rotary e Soroptimist e che ha costituito il filo conduttore di tutto l’evento, durante il quale si è svolta una raccolta fondi devoluti direttamente a questa benemerita associazione. Nel corso dell’incontro si sono susseguiti gli interventi dei tre presidenti: Rosella Fascetti per Soroptimist, Davide Pelliccioni per Rotary e Leonardo Cervini per Lions che hanno concordato nel sottolineare la validità di questo momento annuale di sinergia fra i tre sodalizi i quali, pur nella loro peculiarità e individualità nel scegliere e perseguire progetti ed obiettivi a vari livelli, dal territorio all’internazionalità, hanno in comune l’attenzione ai problemi della società e dei meno fortunati. Al termine a soci ed ospiti è stato fatto omaggio del n. 1 del Notiziario del Lions Club Isola d’Elba comprendente cronaca e commenti del primo semestre dell’anno sociale in corso. Lions Club Elba ...
Il popolo Saharawi e il coraggio della resistenza nonviolenta
Il popolo Saharawi e il coraggio della resistenza nonviolenta Sabato abbiamo partecipato alla giornata organizzata da Amnesty International Elba, dedicata a un popolo che oggi vive un’ingiustizia molto simile a quella subita dai palestinesi: il popolo Saharawi. Questa comunità, che abitava pacificamente il Sahara occidentale fino alle coste dell’Atlantico, ha visto la propria terra invasa nel 1975 dal Marocco, che ancora oggi la occupa illegalmente. Una delle tante violazioni del diritto internazionale nel mondo, che sarebbe potuta passare quasi sotto silenzio se non fosse stato per la testimonianza diretta di Mohammed, giovane uomo Saharawi la cui presenza ha dato un volto umano all’oppressione. Mohammed – arrestato, torturato e perseguitato per la sua pacifica protesta – ha raccontato ai presenti cosa significhi veramente “resistere” a un potere che uccide, stupra, incarcera e tenta di annientare un popolo deciso a rispondere senza violenza, con dignità e fermezza, invece che con le armi. Nel corso della mattinata, al Liceo Foresi, e poi nel pomeriggio presso la sala Gattaia di Portoferraio, studenti e cittadini hanno potuto ascoltare la sua storia. Una testimonianza che ha commosso, indignato e soprattutto fatto riflettere sul valore della nonviolenza come unica via per non diventare simili ai propri oppressori.A rendere ancora più grave la situazione del popolo Saharawi contribuiscono, purtroppo, la corruzione e la complicità dell’Unione Europea. Come mostra anche il breve documentario RAI “Marocco l’intoccabile”, enormi interessi economici – sostenuti da lobby e burocrati di Bruxelles – permettono a grandi multinazionali di saccheggiare le risorse di un popolo privato non solo della propria terra, ma anche della visibilità mediatica e della sovranità politica. Viviamo un’epoca in cui “un nuovo mondo” sembra nascere, anche se non è affatto certo che sarà migliore di quello che sta crollando sotto i nostri occhi. La speranza risiede nella capacità che avremo di resistere alla violenza del denaro e delle armi senza lasciarci trascinare dalla logica del “occhio per occhio, dente per dente”. E per farlo dobbiamo resistere alla propaganda delle leadership occidentali: basti pensare alle recenti dichiarazioni del segretario della NATO Mark Rutte, secondo cui “dobbiamo essere preparati alla guerra che i nostri nonni e bisnonni hanno dovuto affrontare”, o a quelle del capo di stato maggiore francese, generale Mandon, che ha rimproverato il proprio popolo affermando: “Se il nostro Paese vacilla è perché non è pronto ad accettare di perdere i propri figli, o di soffrire economicamente a causa delle sp...
Il cordoglio del Foresi per il padre di Serena Saponara
La Dirigente prof.ssa Alessandra Rando e la comunità scolastica del Foresi e, in particolare, i colleghi del plesso di Concia di Terra, esprimono il loro sincero cordoglio per la scomparsa del padre della professoressa Serena Saponara. Istituto Statale d'Istruzione Superiore “R. Foresi”...
La laurea di Beatrice Rebua
Oggi con voto 96/110 ha conseguito la laurea triennale in Ingegneria Chimica presso l'Università degli Studi di Pisa la nostra concittadina Beatrice Rebua, con la tesi su "Tecniche di estrazione del fosforo dai fanghi di depurazione", relatore prof.ssa Monica Puccini. Beatrice, figlia di Stefano e di Antonella Rossi, stimata professionista e oggi segretaria generale dei comuni di Portoferraio e Campo nell'Elba, é nata in una data storica del nostro tempo l'11 settembre 2001 proprio nel momento tra il crollo della prima e della seconda twin towers di New York. Quel giorno é rimasto nei più bui pensieri di tutti noi ma per i genitori di Bea ha avuto un significato si rinascita e speranza. Un caloroso augurio per una luminosa carriera da parte dei familiari e degli amici tutti....

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